lunedì 21 maggio 2012

I FEEL THE EARTH MOVE

Non c'è che dire, è stato un weekend da dimenticare (escludendo la bellissima vittoria del mio Leinster in Heineken Cup)! Sabato mattina uni ha deciso che non aveva niente di meglio da fare, se non far saltare in aria una scuola (o quasi), spezzando delle vite innocenti, senza minimamente pensare alle conseguenze del gesto. E ieri mattina... mi sveglio alle 4, sentendo che c'era qualcosa di strano.. Mi sembrava di ballare nel letto, ma non capivo... Poi ho sentito il rumore delle ante dell'armadio che ballavano, come scosse quando per strada passano quei grossi camion che fanno tremare tutto. Mi alzo di colpo e mi precipito a guardare il mio angelo, perché sopra il lettino ha delle mensole con su dei peluche (e anche, già, qualche libro che presto inizierò a farle sfogliare), pensando di trovarla sveglia con gli occhioni spalancati a domandarsi cosa fosse successo, e perché d'un tratto avesse tutto il letto inondato da presenze inermi: invece, per fortuna, la trovo profondamente addormentata (i peluches sono fortunatamente rimasti al loro posto), non si è accorta di nulla, mentre il porta-ciuccio e la casina delle api appesa al lettino dondolavano ancora molto vistosamente. In quel momento mi prende il panico: ero da sola (la mia metà era a Londra), e neanche i miei suoceri, che sono nella mia stessa casa, si sono svegliati. Una paura ed una rabbia d'impotenza iniziano a salirmi dallo stomaco, con una forza inaudita. Non ho più dormito, ieri. Ho aspettato, terrorizzata.

giovedì 5 aprile 2012

I KNOW THERE'S SOMETHING GOING ON

Lo so... non lo aggiorno da tempo immemore...... ma....... non trovo ispirazioni valide....
È un problema?

giovedì 19 gennaio 2012

NOTHIN' CHANGES ON NEW YEAR'S DAY

Bah.. dipende da come lo si vuol vedere....
In effetti un cambiamento, almeno, c'è: l'anno, nello scrivere la data, cambia. Per qualcuno è una cosa importantissima. Per altri, invece, è soltanto una seccatura.

Tempo fa per me non aveva molta importanza: anzi era un segno che il tempo passava e che stavo "diventando grande". Adesso è sempre il tempo che passa, ma non sto più diventando grande.

martedì 20 dicembre 2011

SLEEP WITH ONE EYE OPEN

Sono una dormigliona da competizione. E chiudo bene entrambi gli occhi: come molti bambini avevo paura del buio, e anche adesso sono sempre un po' intimorita dall'oscurità.
Non so spiegarmi il perché. Credo sia una reminescenza di quel tempo in cui il mondo non sono più soltanto le braccia di mamma e papà (purtroppo), ma si apre in mille e più sfaccettature: il letto che sembra troppo grande, gli scalini che sembrano troppo alti, il buio che sembra troppo buio.
Adesso che passo molte notti con entrambi gli occhi aperti (per colpa di chissà quali preoccupazioni inconsce), scruto l'oscurità in cerca di qualcosa che mi faccia capire cosa si nasconde dietro il velo.

giovedì 8 dicembre 2011

IT WAS A COLD AND WET DECEMBER DAY

...... No, direi proprio di no!
C'è il sole e sembra parecchio caldo (dico sembra, perché, anche se sono le 15:48, io non ho ancora messo il naso fuori dalla porta e sono ancora in pigiama) per essere l'8 dicembre, e questa cosa mi manda in bestia: siamo quasi in inverno, DEVE fare freddo!
Di solito in questa giornata tiro fuori gli addobbi: adoro le palline che ho comprato in Irlanda, le luci "psichedeliche" che ho scelto per il mio albero, ed il mio presepe della Thun. Ma quest'anno proprio non mi va. Questo sarà il primo Natale di una piccola creatura che quest'anno mi ha cambiato la vita, eppure non ho voglia di festeggiarlo.
Qualcuno potrebbe pensare che il mio è solo un capriccio e che non sono questi i problemi della vita.. dopo tutto, Natale è un giorno come un altro... Sì, è vero, ma... Vi ricordate quando il periodo delle vacanze natalizie era magico? Ecco.. a me piacerebbe tanto tornare a quel tempo!

giovedì 24 novembre 2011

ERIN GO BRAGH

Vi ho mai parlato del mio amore per l'Irlanda?
Evidentemente no, se siete qui ^_^...
Pensate che a mia figlia ho dato il nome Erin.. Cosa vuol dire? 
Citando l'edizione inglese di Wikipedia, "Poets and nineteenth-century Irish nationalists used Erin in English as a romantic name for Ireland. In this context, along with Hibernia, Erin is the name given to the female personification of Ireland." (per chi non mastica l'inglese, la spiegazione è: i poeti e i nazionalisti irlandesi del diciannovesimo secolo usavano Erin in inglese come nome romantico dell'Irlanda. In questo contesto, insieme a Hibernia, Erin è il nome dato alla personificazione femminile dell'Irlanda.)
Dal lontano 1995, l'anno in cui per la prima volta ho visitato l'"isola di smeraldo", questa terra di leprecauni, banshees e trifogli (ma anche di lotta all'oppressore) mi è entrata nel sangue con una forza ed una potenza inaudite. Non so spiegarmi il perché. Forse perché atavicamente le mie origini celtiche (badate bene: celtiche, non padane) stanno cercando di riemergere per "riportarmi a casa".
E così alla "mia" Erin ho dato un fardello: portare il nome di una delle più tumultuose nazioni europee.
Ho anche rischiato: il papà, in un momento di piccoli litigi, mi aveva minacciato di volerla chiamare (attenzione attenzione) Elisabetta. Penso che non avrei retto ad un tale smacco. Per fortuna, all'anagrafe siamo andati entrambi, e non lui da solo.

giovedì 17 novembre 2011

L'HO SEMPRE DETTO CHE VOGLIO FARE LA BLOGGISTA

Ecco... l'ho fatto!
Ho finalmente creato il mio blog (che ovviamente non leggerà nessuno), perché ho voglia di scrivere la mia vita, o, al limite, i pensieri che la compongono.
Probabilmente in questo momento chi non mi conosce potrebbe domandarsi molte cose su di me (oppure potrebbe non interessarsi assolutamente, ma "guardare e passare"): di cosa mi interesso, cosa faccio nella mia vita, etc... (giusto per aver un'infarinatura di chi sta scrivendo...)
Beh, se proprio insistete: sono (o sono stata) molte cose nella mia vita, tutto sempre per passione.
Figlia, sorella, amica, fidanzata, rugbysta, viaggiatrice, sognatrice... e da poco mamma.
E sì, voglio assolutamente essere banale, ma lei, la mia bimba (che domani compirà ben 3 mesi) è stata la cosa migliore che io abbia mai fatto, ma non avrei mai potuto farla senza l'"aiuto" del suo papà, che, volendo proseguire la fiera delle banalità, è invece l'incontro più bello che mi sia capitato..
Ora, mentre aspetto che si svegli dal riposino mattutino, la guardo e penso...
Sì ogni tanto penso anche io: la mia testa non è sempre vuota!